Il Card. Bagnasco nella Messa Crismale: "I sacerdoti siano riflesso della luce di Dio"
Ricordati anche gli anniversari di ordinazione sacerdotale e diaconale
Sabato 30 maggio in San Lorenzo il Cardinale Angelo Bagnasco, Amministratore Apostolico della Diocesi di Genova, ha celebrato la S. Messa Crismale, rimandata a causa dell’emergenza sanitaria. Nell’occasione, sono stati ricordati anche gli anniversari di Ordinazione presbiterale e diaconale.
Nel rispetto delle norme vigenti, la S. Messa è stata concelebrata da Mons. Martino Canessa, Vescovo Emerito della Diocesi di Tortona, Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, e dai sacerdoti convenuti in Cattedrale.
Nell’omelia, il Cardinale ha riflettuto sulla pandemia che ha colpito così duramente il mondo, imponendo la distanza sociale e costringendo tanti alla solitudine. Questo ha fatto emergere con forza come ognuno, senza l’altro, sia incompleto, e che non è possibile vivere ripiegati su se stessi.
In questo momento difficile per il mondo, la vera fede è la sola a delineare un orizzonte di prospettiva per l’uomo: “Fuori da uno sguardo soprannaturale tutto diventa più difficile e stancante perché viene a mancare l'orizzonte e il respiro: veramente, senza il grande Bene, ogni bene si rimpicciolisce”.
Rivolgendosi ai sacerdoti, il Card. Bagnasco ha invitato a ricordare sempre l’annuncio della fede agli uomini, spesso distratti dall’esteriorità del mondo: “Gesù ci ha chiamati e ci ha posti come ministri della grazia, segno di speranza e piccolo riflesso della sua luce. Non ci ha mandati nel mondo per predicare le nostre idee o per affermare noi stessi, ma per annunciare Lui e quanto ci ha insegnato”.
Tornare al centro, all’essenziale del sacerdozio e della pastorale: è questa la via da seguire in questa ora difficile.
“La verità, il suo annuncio, oggi costano il sangue dell'anima, sono una sorta di moderno martirio. Ma è di questo che l'umanità ha bisogno: sapere la verità di chi è l'uomo, e di come vivere per giungere alla Meta. E la verità ha il volto di Cristo”: è questo il centro, al di là, ha detto il Cardinale, delle organizzazioni, dei programmi, delle risorse e dei numeri.
In conclusione dell’omelia, l’invito a guardare a “Maria Santissima, la Grande Madre di Dio e nostra, con Gesù è la primizia, la stella del mattino: a volte le nubi velano l'alba del nuovo giorno, ma il sole c'è, e non può fermarsi”.
Al termine dell’omelia, i sacerdoti hanno rinnovato le promesse sacerdotali. Una particolare preghiera è andata anche al Vescovo eletto, padre Marco Tasca.
La liturgia è proseguita con la benedizione degli oli santi: il Crisma, l'olio dei catecumeni e l'olio degli infermi.
In conclusione della celebrazione, sono stati ricordati gli anniversari dell’ordinazione sacerdotale, i 25mi, i 50mi, i 60mi, i 65mi, i 70mi e dei diaconi permanenti.
Per intercessione di Maria Regina di Genova, il Cardinale Bagnasco ha impartito la benedizione finale.
“Spero che sentiate l’affetto grato e la mia vicinanza, come io sento la vostra”, ha detto il Cardinale. “Accogliamo il nuovo Arcivescovo con tutto l’affetto, la stima e la docilità che la Chiesa e la fede ci indicano”.
A questo link il testo integrale dell'omelia del card. Bagnasco: https://www.chiesadigenova.it/wd-interventi-vesc/tornare-al-centro/
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento