Il Capitolo Metropolitano a Mons. Tasca: "Siamo qui come Suoi figli desiderosi della Sua guida paterna"

Pubblichiamo il testo integrale dell’indirizzo di saluto rivolto al nuovo Arcivescovo da Mons. Paolo Rigon, Preside del Capitolo Metropolitano, in occasione del suo ingresso in San Lorenzo :

Eccellenza Reverendissima e caro Padre (sia per la Sua vocazione Francescana e sia per la missione che sta per intraprendere nella nostra Archidiocesi), è grande onore per il Preside del Capitolo Metropolitano della Cattedrale dare il Benvenuto al nuovo Arcivescovo insediandolo sulla Cattedra di San Siro.
Non è certo né mio compito né il momento l’illustrare la situazione della nostra Diocesi: l’attuale pandemia impedisce una grande partecipazione di popolo, infatti oggi, in questa circostanza, la Cattedrale sarebbe stata gremita di fedeli cristiani genovesi.
Interpreto il pensiero di tutti dicendole, Eccellenza, che siamo qui come Suoi figli desiderosi della Sua guida paterna.
Quello che mi pare di poter dire a Vostra Eccellenza è che siamo genovesi, un poco chiusi, un poco diffidenti, certamente brontoloni (ossia il mugugno fa parte del nostro DNA) ma alla fine siamo “dei bravi ragazzi” (brai Figieu) e spero che questo possa verificarlo nel Suo compito di Padre attento, amoroso, che tutti noi vogliamo e desideriamo da Vostra Eccellenza.
Com’ è tradizione, sia ai Papi che agli Arcivescovi che passano la soglia della Nostra Cattedrale, per prima cosa si offre al bacio l’inestimabile reliquia della Croce conservata nel prezioso reliquiario detto “croce di Zaccaria” che risale certamente al primo millennio.
Quel bacio da parte di Vostra Eccellenza è per noi significativo: il Santo Padre Le ha dato un croce sulle spalle, noi come suoi figli, speriamo e auguriamo che non sia troppo pesante, tuttavia quel bacio spiritualmente ci conforta perché ci rende convinti che Lei affronterà il cammino insieme a noi con amore e con generosità.
Grazie Eccellenza per aver accettato l’incarico che Papa Francesco Le ha conferito e per questo siamo grati al Santo Padre il quale ha già provveduto ad imporLe il Palio di lana di agnello che riporta alla parabola di Gesù del Buon Pastore: ben volentieri ci lasciamo portare, come pecore smarrite, sulle Sue spalle..
Siamo altresì grati verso tutti gli Arcivescovi che l’hanno preceduto su quella Cattedra di San Siro fino al predecessore il Card. Angelo Bagnasco, tra l’altro nostro concittadino e, soprattutto, facente parte del nostro clero genovese.
Affidiamo a Maria Vergine, incoronata Regina di Genova nel 1637 e oggi, in Diocesi, venerata come Regina della Guardia, Colei che ci guarda dall’alto del Monte Figogna, il pesante compito che Papa Francesco Le ha affidato di guidare la Comunità Ecclesiale di Genova.
Accompagniamo il Suo cammino di ogni giorno con noi, con la preghiera, come del resto già abbiamo promesso nella lettera che abbiamo inviato a V.E. in occasione della pubblicazione della Sua nomina.
Con vivo affetto