67a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra
Il Gruppo Ligure Glal propone di sostenere quattro progetti in altrettante parti del mondo
La lebbra è una malattia contagiosa che se non trattata adeguatamente può causare disabilità permanenti, perché il batterio colpisce i nervi periferici degli arti superiori, inferiori e dell’apparato oculare.
Oggi curare ed eliminare la lebbra è possibile. Infatti dal 1981 grazie ad un trattamento specifico standard chiamato polichenioterapia (associazione di tre farmaci) la malattia viene curata e guarita. Dopo l’inizio della terapia la persona non è più contagiosa e di conseguenza non è necessario l’isolamento.
Secondo i dati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla fine di agosto 2019, le persone diagnosticate nel 2018 sono state 208.619.
Al primo posto l’India (120.334), seguita dal Brasile (28.660) e dall’Indonesia (17.017), la cui somma corrisponde al 79,6 % del totale mondiale.
Altri paesi con un numero significativo di persone colpite sono: Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Filippine, Madagascar, Myammar, Mozambico, Nepal, Nigeria, Sri Lanka e Tanzania.
Nonostante sia evidente una riduzione significativa dell’impatto sociosanitario della lebbra nel mondo, si nota che il numero annuale delle persone diagnosticate negli ultimi sei anni (2013 – 2018) diminuisce lentamente.
La percentuale di bambini, minori di 14 anni, fra le persone colpite purtroppo è molto alta in vari Paesi endemici. Ciò indica che la catena di trasmissione della malattia è ancora attiva e precoce.
Nel 2018, tra le persone diagnosticate, 16.013 (7,7 %) avevano meno di 14 anni.
Il dato della percentuale di persone diagnosticate con disabilità gravi è ancora molto elevato, a causa del numero insufficiente e della scarsa qualità dei servizi di diagnosi e trattamento. Nel 2018 le persone diagnosticate con disabilità gravi era pari al 5,4 % di cui 350 con meno di 14 anni. Il controllo della malattia, con effetti duraturi, richiede, indubbiamente, un miglioramento socio- economico della popolazione.
La lebbra è ancora un problema di salute pubblica.
La Federazione Internazionale delle Associazioni contro la Lebbra (ILEP) si è dotata di una strategia operativa, in linea con il programma globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si fonda su tre obbiettivi principali:
1) Interrompere la catena di trasmissione della malattia. Di particolare interesse la ricerca in atto per definire un percorso di trattamento unico e breve per tutte le forme cliniche della malattia;
2) Prevenire le disabilità causate dalla malattia. Nessun programma di controllo può definirsi efficiente se non è in grado di diagnosticare un caso precocemente, prima dello sviluppo di qualsiasi disabilità:
3) Promuovere e sostenere l’inclusione sociale delle perone colpite, eliminando le barriere politiche, sociali e culturali. Si tratta di sostenere l’informazione e il coinvolgimento delle comunità, incentivando l’azione delle associazioni di persone che hanno sofferto a causa della malattia, garantendo la partecipazione dei loro rappresentanti nelle sedi istituzionali; garantire l’inserimento nel mondo del lavoro e lo sviluppo di attività produttrici di reddito rivolte al miglioramento delle condizioni economiche.
Il GLAL (Gruppo Ligure Aiuto Affamati Lebbrosi) propone alla Comunità Diocesana il cofinanziamento di quattro progetti e precisamente:
1) Programma di controllo della lebbra in Guinea Bissau per un totale di € 5,000,00
2) Sostegno ai progetti socio sanitari del Municipio di Porto Nacional nello stato del Tocantis (Brasile) con € 5.000,00
3) Sostegno al programma di controllo della lebbra nello stato di Assam (India) con € 5.000,00
4) Progetto di sostegno all’infanzia ad Harar (Etiopia) con € 5.000,00
I contributi versati attraverso il conto corrente postale n° 16098162 ed il conto corrente bancario della Banca Intesa San Paolo n° 1000/1581133 – IBAN: IT53 Z030 6909 0000 0158133 possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi. Si raccomanda di conservare la ricevuta.
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