Vescovi europei e africani: riunione a Fatima
Incontro sul tema della globalizzazione presieduto dal Card. Angelo Bagnasco
Dal 12 al 15 aprile si sono riunite a Fatima le delegazioni dei Vescovi Africani (SECAM) e dei Vescovi Europei (CCEE): hanno discusso il tema attuale e importante del significato della globalizzazione per la Chiesa e le Culture in Europa e in Africa.
La Chiesa Cattolica, essendo universale, ricca della sua esperienza bimillenaria e della sua esistenza nel mondo intero, si presenta come testimone ed esperta dello sviluppo della persona umana e dell’intera umanità.
La globalizzazione è un processo dinamico, polivalente e tocca tutti gli ambiti della vita individuale, famigliare e sociale, incluse l’economia, la politica, la cultura e la religione.
Essa è ambivalente. Da una parte offre solidarietà tra nazioni e popoli; può servire la giustizia e la pace; può fare condividere le ricchezze spirituali e materiali a livello locale e mondiale; può propagare idee e valori nobili e costruttivi.
Dall’altra parte, la globalizzazione, quando segnata dal peccato, tende a provocare un profondo divario tra ricchi e poveri, tra potenti e deboli, innescando una decostruzione delle fondamenta dell’esistenza come il diritto incondizionato alla vita (aborto, eutanasia, eugenismo…).
Emerge qui l’importanza decisiva del culto: è grazie al rapporto con Dio che l’uomo trova il senso ultimo del proprio cammino terreno, cammino che diventa, così, un pellegrinaggio verso la Fine: questa non è dissoluzione ma Compimento e Pienezza.
Tanto la moltiplicazione dei conflitti armati, quanto il dramma dei profughi e dei migranti, sono frutti amari anche della globalizzazione. La Chiesa chiede il rispetto della creazione, dell’ecologia umana, dell’umanesimo integrale, dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio e dotato di una dignità intrinseca.
Lo scopo distruttivo di certe ideologie è evidente: la gioventù è la prima vittima di queste proposte perniciose, ma con grande speranza guardiamo al prossimo Sinodo. Un compito delicato spetta ai Vescovi come pastori e successori degli Apostoli. I Vescovi africani ed europei qui presenti indirizzano un appello pressante per un’azione efficace in sostegno delle famiglie nel loro impegno educativo. E in quest’accompagnamento delle famiglie è necessario promuovere tanto il contatto personale quanto il buon uso dei mezzi di comunicazione. Senza dimenticare che la difesa dei poveri, malati, marginalizzati e deboli, non è facoltativa ma imperativa.
I Vescovi, che rappresentano l’Africa e l’Europa, rinnovano la dedizione per le loro Comunità e per i loro Continenti. Invocano da Dio il dono della pace per il mondo, in particolare per molte zone dove i conflitti si prolungano o si intensificano.
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