Striscia di Gaza, la testimonianza di Padre Gabriel Romanelli, parroco dell'unica parrocchia cattolica
Pericolo carestia, poichè gli aiuti umanitari non riescono ad arrivare
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Sono circa 600 i cristiani che sono radunati, da mesi, nel compound della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, l'unica parrocchia cattolica, di cui è parroco Padre Gabriel Romanelli.
Padre Gabriel, raggiunto dall'Agenzia Sir, racconta la disperazione e il dolore della popolazione di Gaza, ormai allo stremo delle forze dopo mesi di bombardamenti e attacchi. “Gli aiuti umanitari lanciati dal cielo dagli Usa e da altri Paesi internazionali, così come quelli arrivati via mare, non hanno raggiunto tutti. In parrocchia non sono arrivati. Tuttavia, alcuni fedeli sono riusciti a reperire della farina e il forno ha ripreso a produrre pane. Si tratta di una grande benedizione per i nostri sfollati. A fornire aiuto è anche il Patriarcato latino".
Il pericolo reale è la carestia, perché i valichi di frontiera restano chiusi e gli aiuti umanitari non riescono a passare.
Leggi qui la testimonianza di Padre Gabriel.
Foto N. Saleh
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