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Sinodo: i giovani e la vocazione, l'affettività e l'amore per i poveri

Tra i temi affrontati nell'ottava congregazione dai Padri Sinodali

Sinodo: i giovani e la vocazione, l'affettività e l'amore per i poveri

Lo scorso 10 ottobre in Vaticano, il Sinodo dei Vescovi sui giovani ha tenuto l’ottava Congregazione generale. Al centro del dibattito, la riflessione sulla seconda parte dell’Instrumentum laboris, dedicata al tema “Interpretare: la fede e il discernimento vocazionale”.

La vocazione non si fa in laboratorio, ma avviene nelle comunità: per essere davvero “ospedale da campo”, e non clinica esclusiva, la Chiesa dovrà arricchirsi di relazioni vere, essere uno spazio di comunione, essere piena di senso. Il discernimento vocazionale, allora, includa un incontro di sguardi e la Pastorale giovanile non perda mai di vista il “con”, ossia il rapporto diretto con i ragazzi, il parlare con loro, e non solo di loro.

Di qui, il richiamo a pensare fuori dagli schemi, puntando al discernimento vero e all’ascolto reciproco, affinché il messaggio salvifico sia trasmesso in maniera comprensibile e attrattiva per le nuove generazioni. Esse, infatti, non devono essere “appaltate” con paternalismo, ma vanno responsabilizzate e coinvolte nella vita della Chiesa, affinché siano in grado di sognare in grande.

Altro punto importante della vocazione è l’educazione all’amore per i poveri: se non c’è il povero, non c’è vocazione cristiana, afferma il Sinodo, perché la p di povero aiuta a capire la p di Parola. Per questo, è necessario che la Chiesa parli anche con le fasce più deboli della gioventù, perché anch’esse sono essenziali al gioco di squadra più grande, ovvero seguire Gesù.

La famiglia resta la culla della vita e delle vocazioni: è infatti nella famiglia che la Chiesa sente, i primi germogli di una vocazione e spetta alla Chiesa consolidarla nella fede e nella gioia della missione.

Stare con i giovani, dunque, senza condannare il loro comportamento, ma ponendosi accanto ad essi, perdendo tempo con loro, infiammando i loro cuori: questo è il cuore del vero accompagnamento pastorale.

Il suggerimento del Sinodo è, inoltre, a conoscere meglio il mondo digitale, affinché anche un telefono cellulare possa diventare, per i ragazzi, una via verso Cristo, vero “nord” della vita.

L’Assemblea si è soffermata, inoltre, sull’importanza della maturità affettiva, ovvero quella consapevolezza della centralità dell’amore nell’esistenza umana. L’educazione sessuale deve tendere alla comprensione e alla realizzazione di questa verità, facendo posto anche all’amore per la castità, virtù che rende capace di rispettare e promuovere il significato “sponsale” del corpo.

Fonte: Il Cittadino
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