Sinodo: dalla CEI le Linee guida per la fase sapienziale

Sono state diffuse oggi le Linee guida per la fase sapienziale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. L'icona per quest'anno è quella dei discepoli di Emmaus, che sfocia nel titolo «Si avvicinò e camminava con loro».

Nella continuità con il biennio narrativo del Sinodo, l'obiettivo di questo documento è principalmente quello di proseguire nel discernimento, al fine di renderlo "operativo" e preparare alle decisioni. Una sorta di ponte fra la fase narrativa e la fase profetica. 

La fase sapienziale, come si legge sul sito della CEI, ha l'obiettivo di tradurre in pratica quel rinnovamento ecclesiale coltivato nella fase narrativa.

Uno degli obiettivi del cammino sinodale è, soprattutto, "Aprire strade da percorrere perché tutti abbiano posto nella Chiesa, a prescindere dalla loro condizione socio-economica, dalla loro origine, dallo status legale, dall’orientamento sessuale", si legge nel documento.

Attraverso la fase dell'ascolto, è emerso come necessario il contributo dei laici, impegnati "in prima persona nella vita professionale, civile e sociale".

Attenzione particolare anche al mondo giovanile, sempre lontano dalla vita della Chiesa: dalla CEI la convinzione che non basta ggiornare e rivedere i linguaggi, ma riflettere su “quali siano le pratiche possibili per coinvolgere le nuove generazioni e per costruire con loro spazi di riflessione sui temi esistenziali e teologici”.

Continua la riflessione sui ministeri, non funzioni "intraecclesiali", ma servizi "missionari aperti al mondo": “E’ urgente un riconoscimento reale del senso e del ruolo delle donne all’interno della Chiesa, già preponderante di fatto, ma spesso immerso in quella ufficiosità che non consente un vero apprezzamento della sua dignità ministeriale". Allo stesso modo, è auspicio che si creino per i laici deleghe specifiche e procure efficaci”, per alleggerire “il grande carico che grava sui parroci, oberati da responsabilità amministrative crescenti”.