La bellezza della Vita Consacrata
Sabato 2 febbraio la Giornata della Vita Consacrata
Sabato 2 febbraio si celebra la Giornata della Vita Consacrata.
Il 31 dicembre 2016 la Chiesa ha registrato 186.581 membri maschili di Istituti religiosi e Società di vita apostolica, più 9.241 novizi, e 700.655 membri femminili di Istituti religiosi di diritto pontificio, di Istituti secolari di diritto pontificio e di monasteri autonomi femminili, più 22.240 novizie. Un popolo sparso nei continenti, in nome di Gesù Cristo, per essere fratello o sorella di ogni persona incontrata e segno della prossimità di Dio.
Sono donne e uomini consacrati, collocati qua e là, che continuano ad essere segni di speranza, persone capaci di scommettere con passione la loro esistenza con Cristo.
Sono coloro che narrano la bellezza della vita incarnata, abitata dallo Spirito, che prende forma in un corpo dotato di sensi, di affettività, di intelligenza, di emozioni, di sentimenti, di atteggiamenti, di comportamenti, di creatività, di espressività, che riconoscono la bellezza di Dio impressa sul volto di ogni umano. Scandiscono lo scorrere del tempo con una profonda vita di relazione, testimoniando la bellezza della propria umanità liberata e donata nel quotidiano. Considerano il corpo e la corporeità come dono di Dio, "tempio di Dio" (1Cor 3,16), scelto per la sua manifestazione. Si impegnano a divenire persone adulte capaci di esserci in profondità e con fedeltà creativa nella storia di ogni giorno. Scelgono di vivere l’obbedienza nella fede, lasciandosi guidare nella propria vita dalla relazione con Gesù Cristo e dal Vangelo, che apre liberamente all'amore senza confini. In un costante dono di sé fino alla morte, liberandosi di tutto, vivono, lavorano, soffrono, amano sotto il continuo sguardo di Dio che segue con amore il loro cammino, mentre si impegnano a seguire e a imitare in tutto Gesù Cristo.
Molti continuano a donare la loro vita come Gesù e diffondono energie di bene: credono che l’umanità, il capolavoro di Dio, va sempre custodita. Quanti di noi, anche nella stessa Chiesa, ci rendiamo conto del dono gratuito della vita di migliaia di persone che seguono Gesù Cristo, incarnando il Vangelo? Come riconoscere la loro presenza, spesso silenziosa, all’interno del popolo di Dio? Chi sono realmente per la Chiesa le donne e gli uomini consacrati?
Per un attimo immaginiamo la società e il popolo di Dio privi della loro presenza: è proprio vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce?
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento