Consiglio Permanente CEI: presenti con creatività nel tempo odierno
La prolusione del Card. Zuppi e il testo del comunicato finale
Dal 23 al 25 gennaio a Roma si è svolta la sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI.
Nella prolusione il Card. Matteo Zuppi ha affrontato diversi temi di attualità del Paese, manifestando l'impegno della Chiesa per il bene comune, per l'educazione dei giovani e per i più deboli.
Guardando "all'orizzonte" - ha detto il Card. Zuppi - "vediamo i lampi della guerra in Ucraina, iniziata dall’invasione russa di uno Stato indipendente. È una storia espressione di una crisi gravissima nelle relazioni internazionali, tanto da avere sullo sfondo persino la minaccia atomica. Non possiamo abituarci a convivere con la guerra in Ucraina. Non possiamo accettare l’indifferenza, evidente o raffinata, come se la guerra fosse una malattia ineluttabile". Per questo i credenti devono essere "uomini di pace" e pregare con costanza per questa intenzione.
Venendo all'Italia, nel 75° della Costituzione, il Cardinale Presidente ha sottolineato innanzitutto il problema del lavoro, che spesso non solo manca, ma è anche poco e mal retribuito, creando un precariato che si riverbera nella vita soprattutto dei più giovani, con conseguenze anche sulla denatalità e sulla sicurezza abitativa.
I giovani meritano che gli adulti, ha detto Zuppi, prendano decisioni lungimiranti, sia rispetto alle scelte ecologiche per la salvaguardia del creato, sia per quanto riguarda la possibilità di formarsi e studiare.
In cammino verso l'Assemblea Generale di maggio, il Cardinale Zuppi ha auspicato che la Chiesa possa continuare a "mettere in contatto il Vangelo con il mondo".
Qui la prolusione integrale del Card. Matteo Zuppi:
https://www.chiesacattolica.it/card-zuppi-una-nuova-stagione/
Nel Comunicato finale, i Vescovi italiani hanno si sono soffermati sull'espressione "minoranza creativa" usata dal Card. Zuppi per descrivere oggi la Chiesa: "Se il termine “minoranza” mette in rilievo un dato incontrovertibile, l’aggettivo “creativa” apre a nuove possibilità di presenza e di impegno.
La creatività, infatti, implica la libertà di parlare con coraggio, con voce profetica ispirata dal Vangelo, con una prospettiva missionaria e ripensando anche le strutture ecclesiali. Non si tratta di inventare strategie, ma di essere lievito che fermenta la massa".
Guardando all'Italia, i Vescovi italiani hanno espresso preoccupazione per lo stato della sanità pubblica, auspicando che con le risorse rese disponibil dal Pnrr si possa, in campo sanitario, mettere in campo capacità progettuali per ridefinire i presidi assistenziali.
Qui il testo integrale del comunicato finale
https://www.chiesacattolica.it/sessione-invernale-del-consiglio-permanente-il-comunicato-finale/
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