In libreria - La strage silenziosa: storia della lotta all’AIDS in Africa
Presentato il volume di Roberto Morozzo della Rocca alla luce del programma ‘Dream’ della Comunità S. Egidio
"I poveri hanno diritto all'eccellenza. Questo é stato ed é tutt'oggi l'approccio dei centri DREAM della Comunità di Sant'Egidio alla cura dell'AIDS in Africa. Ringrazio questo libro perché ha sfatato il mito dell'afro-pessimismo, l'idea che in questo continente non sia possibile fare nulla".
Con queste parole Padre Gigi Macalli, a pochi mesi dalla sua liberazione, é intervenuto alla discussione del volume di Roberto Morozzo della Rocca "Una strage silenziosa", presentato giovedì 27 maggio nella Basilica dell'Annunziata alla presenza dell'autore.
Il libro, con grande sensibilità e accuratezza, racconta l'itinerario storico di una malattia che, poco più di vent'anni fa e nell'indifferenza delle istituzioni internazionali, ha messo a rischio la sopravvivenza di un intero continente e il modo in cui é stato possibile invertire la rotta. Mentre in Occidente dal 1996 era possibile curare l'AIDS e sopravvivere in buona salute, in Africa le terapie erano negate e si puntava solo sulla prevenzione, dubitando in modo pregiudiziale delle capacità degli africani di assumere regolarmente le medicine.
Se in alcuni paesi la malattia era una preoccupazione, nel sud del mondo essa costituiva una condanna a morte. "Su questo - ha detto Marco Anselmo, primario del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Paolo di Savona - come infettivologo e come cittadino devo fare ammenda.
L'infezione ha scardinato la società africana, distruggendo una generazione di genitori e lasciando tanti bambini orfani".
É proprio in questa storia drammatica che irrompe Sant'Egidio, commossa e indignata delle troppe vittime di un'ingiusta strage consumata nel silenzio. A fine anni novanta nasceva in Mozambico il programma DREAM con una missione specifica: contrastare l'AIDS mediante l'uso di farmaci e con la stessa eccellenza medica dei paesi occidentali. "Abbiamo spesso lottato a mani nude, con pochi mezzi, ma senza mai rassegnarci. - ha spiegato Gabriella Bortolot, che quella storia l'ha vissuta direttamente e oggi é responsabile del programma DREAM in Repubblica Centrafricana - Questo libro racconta che é possibile riscoprire un noi appassionato ed entusiasta per la difesa della vita". E questo noi, grazie al lavoro di tanti e alla testimonianza degli attivisti, negli anni si é allargato fino a raggiungere 10 paesi africani e prendere in cura mezzo milione di persone affette dal virus HIV.
Oggi il programma rappresenta un modello di contrasto all'AIDS in Africa e nei suoi 50 centri, tutti coordinati da danne, sono sviluppate strategie di prevenzione e cura anche di altre malattie infettive e di molte patologie croniche. "Il libro - ha affermato Laura Guercio, professoressa all'Università di Perugia - dimostra con grande sensibilità la potenza delle donne nel loro paese e nel loro continente".
Di fronte ad un mondo che fatica a riconoscersi "sulla stessa barca" e in cui i paesi poveri sembrano destinati a sfamarsi sempre di ciò che cade dalla mensa dei ricchi, la sfida da affrontare é anche quella di un profondo rinnovamento morale per affrontare le sfide che verranno.
Nella prefazione dell'economista Jeffrey Sachs un motivo in più per leggere questo avvincente volume: "il libro di Morozzo non offre solo una storia di battaglie passate, ma una mappa per vincere quelle del futuro"
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