Il giusto fiorirà come un giglio
Il 19 marzo la Chiesa celebra San Giuseppe; è l'ultimo patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso l'umile via dei sogni. Come l'antico Giuseppe, è l'uomo giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua casa. Egli collega Gesù alla discendenza di Davide.
Il 19 marzo la Chiesa celebra San Giuseppe; è l'ultimo patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso l'umile via dei sogni. Come l'antico Giuseppe, è l'uomo giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua casa. Egli collega Gesù alla discendenza di Davide.
San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della "sacra famiglia" nella quale nacque, per opera dello Spirito Santo, Gesù figlio di Dio. Proprio questo umano aspetto della paternità di San Giuseppe fuoriesce dalle pagine di meditazione del libro "Il giusto fiorirà come un giglio" scritto da don Giuseppe Militello, dottore in ecclesiologia, docente di teologia e parroco nella diocesi di Savona-Noli. Seguendo uno schema di spunti di riflessione arricchiti con salmi e invocazioni al santo, il libro offre un itinerario meditativo sulle orme di Giuseppe, al fine di poter commuovere il cuore e facilitare propositi di conversione e di rinnovamento interiore. Nei sette brevi capitoli viene ripercorsa quella che fu la vita di Giuseppe accanto a Maria e a Gesù, fino ai trent'anni della vita del Messia; egli fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era "sparito'' nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere "in sapienza, età e grazia". Lasciò probabilmente Gesù poco prima che "il Figlio dell'uomo" iniziasse la vita pubblica, spirando serenamente tra le sue braccia. Le meditazioni che accompagnano i passi evangelici sopra citati aiutano a comprendere meglio la figura e il ruolo che Giuseppe ebbe nella crescita del Figlio di Dio, ma anzitutto si soffermano sulla grande obbedienza di fede mostrata continuamente dal santo. Molto bella la meditazione in cui si parla del mestiere di falegname di Giuseppe, quel mestiere che egli insegna al figlio, prima che lui si riveli al mondo. "La casa del figlio del falegname - si legge - fa comprendere la legge severa e redentrice della fatica umana, la nobiltà del lavoro non asservito unicamente al suo lavoro economico".
"Il giusto fiorirà come un giglio" - Giuseppe Militello (Effatà Editrice, euro 8,00)
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