Comunità S. Egidio: gli anziani al centro per una società più giusta
Venerdì 5 marzo la presentazione del libro "Gli anziani e la bibbia"
"Parlando di età avanzata mi viene un mente un grande anziano, Papa Francesco, oggi in viaggio per portare speranza in Iraq, una terra da tempo segnata dall'orrore della guerra e delle divisioni. Lui, come i personaggi della Bibbia raccontati nel libro, ha una visione della sua vita e sogna in grande il futuro". Con un pensiero rivolto al Santo Padre e una preghiera l'arcivescovo di Genova Marco Tasca é intervenuto venerdì 5 marzo a conclusione della presentazione del libro "Gli anziani e la Bibbia: Letture spirituali della vecchiaia", organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio nella Basilica dell'Annunziata. Il volume, realizzato grazie alla collaborazione di tre autori - Maria Cristina Marazzi, Francesco Tedeschi e Mons. Ambrogio Spreafico - che con Sant'Egidio hanno conosciuto e indagato nel profondo il "mondo dei vecchi" attraverso l'incontro con tanti, vuole attraverso le sue pagine illuminare di una luce diversa il volto degli anziani per considerarli in maniera rinnovata. "La Bibbia - ha detto il vescovo di Frosinone Ambrogio Spreafico - ci aiuta a comprendere il tempo presente e a discernere il futuro. Questo volume, che offre una lettura profonda dell'età anziana attraverso la vita dei personaggi biblici, tenta di rispondere a una domanda fondamentale, quella che Nicodemo pose a Gesú: 'Come può nascere un uomo quando é vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?' (Gv 3, 4)".
Nel nostro tempo in cui troppi anziani sono spinti ai margini della società da una cultura che li scarta e ritiene un peso - molti di questi sono chiusi in istituto, nella sola e triste attesa della morte - e specialmente in questo periodo di pandemia, in cui tanti soffrono a causa della solitudine e dell'isolamento, irrompe la buona notizia di una rinascita. "I protagonisti di questo libro - ha detto Letterio Mauro, ordinario di storia della filosofia all'Università di Genova - sono anziani che a dispetto delle fatiche della loro età non considerano affatto chiusa la loro esistenza. Non si nascondono né non si illudono e nonostante questo si aprono al rapporto con gli altri. Hanno imparato l'arte di invecchiare". Nella storia dell'anziano Noè, chiamato a ricostruire l'umanità dopo il diluvio, di Abramo, che fidandosi di Dio accetta per la sua vita un cambiamento radicale, di Noemi, Nicodemo, Simeone, Anna e molti altri emerge, nella loro debole e differente umanità, l'attesa di un futuro, di un tempo nuovo. "Nella condizione anziana - ha riconosciuto fra Luca Pozzi - c'è una profezia. Questi uomini e donne sprigionano bagliori diversi di un'unica luce perché sono radicati nella fede. Per giovani e anziani questi personaggi ci ricordano che c'è bisogno di un forte legame con Dio e con gli altri umani". Di fronte a questa necessità si é sempre interrogata la Comunità di Sant'Egidio, il cui cammino nasce proprio dall'incontro con le tante storie e domande che hanno incrociato la sua strada, sempre tenendo la Bibbia tra le mani. "Di fronte al dramma degli anziani soli ed emarginati ci siamo accorti che questi non erano fenomeni sporadici, ma segno di un mutamento profondo della nostra società. - ha detto Andrea Chiappori, responsabile di Sant'Egidio a Genova e moderatore - La Comunità afferma che senza anziani non c'é futuro, bisogna operare una rivoluzione culturale". Mettere gli anziani al centro, per compiere un passo decisivo per le nostre città.
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