Brunetto Salvarani a Santi Cosma e Damiano

“DOPO – Le religioni e l’aldilà” di Brunetto Salvarani (Ed. Laterza 2020) tratta di un tema oggi tanto necessario quanto desueto, in un certo senso scomparso o rimosso, vale a dire la riflessione sulla vita dopo la morte, sui “Novissimi” cioè sulle cose ultime. Le generazioni odierne, dice Salvarani nell’introduzione, in larga maggioranza non credono in una qualche previsione di “vita dopo la morte”, non ci pensano proprio, non la temono, né la sperano, né se ne occupano. Sarebbe difficile, dice ancora l’autore, imbattersi in un argomento più inattuale dell’aldilà; eppure sarebbe importante assumerlo come “caso serio” con il quale confrontarci.
Brunetto Salvarani, teologo del dialogo ecumenico e interreligioso, attento alle culture contemporanee, propone un approccio plurale al “dopo” come tratto comune di ogni religione, con una panoramica che spazia, in modo sintetico e chiaro, dalle antiche religioni (Mesopotamia, Egitto, Grecia) alle tradizioni orientali (Induismo, Buddismo, Religioni cinesi …), all’Ebraismo e all’Islam, per soffermarsi, poi, su Gesù di Nazaret e sulla tradizione cristiana, soprattutto dell’occidente, in modo ampiamente ecumenico.

Ed al cristianesimo è dedicata la maggior parte del testo in un excursus storico dal Medioevo all’età della Riforma, all’epoca dell’Illuminismo, ai grandi teologi del novecento per giungere fino ai nostri giorni, alle domande, più che alle risposte, che abbiamo davanti.
Giovedì 9 marzo alle ore 17.30 nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano l’incontro con l’autore per la presentazione del libro.

Brunetto Salvarani è teologo, giornalista e scrittore; docente di Missiologia e Teologia del dialogo interreligioso alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna.
“Infaticabile cultore dei nessi espliciti e segreti tra Bibbia e cultura contemporanea”, secondo la definizione del cardinale Gianfranco Ravasi, Salvarani è scrittore prolifico ed eclettico. Tra i suoi ultimi libri: “Teologia per tempi incerti” (2018); “De Andrè. La Buona Novella” (2019) e “Guardare alla teologia del futuro” (2022).