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Il Vangelo di domenica 14 luglio

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Il Vangelo di domenica 14 luglio

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,7-13
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

1 ‑ Un certo Amos ‑ La storia di Israele si può sintetizzare così: Dio che salva il suo popolo. Egli ama servirsi di uomini assolutamente normali, chiamati da Lui al ministero di profeti, sacerdoti, re o semplici fedeli. Uno dei tanti è appunto il profeta Amos, di professione guardiano di buoi, che si presenta così: ‘Non ero profeta, né figlio di profeta; ero un pastore e raccoglitore di sicomori (fichi selvatici); il Signore mi prese mentre conducevo il bestiame e mi disse: Va’, profetizza al popolo di Israele’. Come dire: chi fa tutto è sempre il Signore. Nelle mani di Dio la debolezza diventa forza, l’ignoranza sapienza. Lo spiega anche molto bene Paolo: ‘Ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini’ (Lettera ai Corinzi). Il profeta perciò è ben conscio che deve solo essere uno strumento docile nelle mani di Dio. 

2 - La sorpresa ‑ Dio è fatto così: irrompe all'improvviso nella tua vita e ti dice di seguirlo semplicemente per portare a tutti la sua salvezza: ‘Ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa, ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche’. Come dire: siate disposti a rinunciare a tutto, con il cuore distaccato da ogni legame per rendere libera la Parola di Dio e pura l'intenzione del proprio annuncio. Di tuniche ne basta una e ne avanza: quella di Cristo. Ma il ‘bastone’ è indispensabile: la sua Croce! Se siamo così equipaggiati, tutti riconosceranno che il profeta è Lui. Fra le svariate professioni di vita, possibili in questo mondo, eccone una assolutamente straordinaria: seguire Cristo ripetendone la missione. S. Giovanni Bosco diceva che il Signore chiama l’80% di tutti i giovani. Questa è l’avventura più grande della vita! 

3 ‑ A due a due - ‘Tutte le cose sono a coppia, una di fronte all’altra. Egli non ha fatto nulla di incompleto. L’una conferma i meriti dell’altra. Chi si sazierà della sua gloria’ (Siracide 42,24)? Dio non opera mai da solo, ma vuole la collaborazione dell'uomo. Neppure l'uomo deve operare da solo, ma insieme a tutti gli altri. Ecco il senso dell'espressione: ‘a due a due’. Dunque, ciascuno di noi è sempre insieme a Gesù quando prega e opera nel mondo: questo fatto è già di molto conforto. Inoltre, ciascuno deve aiutare l'altro perché non si scoraggi in mezzo alle difficoltà e possa condividere i suoi doni. Ma, oggi, il Signore non si limita più a chiamare i ‘dodici’, cioè soltanto alcuni: chiama tutti! Di fronte ai problemi enormi del mondo, chi ha il coraggio di tirarsi indietro? Eppure, nella Chiesa si contano ancora troppi posti vuoti: enorme responsabilità della nostra generazione rispetto al futuro dell’umanità. 

4 ‑ L'accoglienza ‑ Questo fatto indica quale sia l'accoglienza che anche oggi viene riservata al messaggio cristiano. Dice Gesù: ‘E se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro’. Il testo potrebbe apparire aspro e offensivo; in realtà Gesù vuol ribadire il principio della assoluta fedeltà e libertà al suo messaggio, senza accomodamenti o compromessi con la mentalità e la morale del mondo. C’è libertà per tutti, ma è anche vero che tutti hanno il diritto di poter essere aiutati e salvati. 

5 ‑ Tre cose ‑ Ecco in sintesi ciò che facevano gli apostoli e ciò che deve essere fatto anche oggi: a) predicavano che la gente si convertisse dall'egoismo all'amore di Dio e all’amore del prossimo; b) scacciavano molti demoni con i sacramenti della Penitenza e della Eucaristia, nonché con la nuova morale cristiana che aiuta a vincere le passioni e a promuovere la giustizia; c) ungevano di Olio gli infermi e li guarivano, curando ogni sorta di malattie del corpo e dello spirito con l'olio della grazia e della carità cristiana. Ecco il compito che ci attende: sacerdoti, religiosi e laici! Questa è un’impresa che trascende le forze umane; per questo Gesù ci invita a pregare il Padrone della messe perché mandi operai alla sua messe. Tre le cose necessarie: preghiera, testimonianza di vita cristiana, dono di sé.

Fonte: Il Cittadino
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