La parola
stampa

II lettura di domenica 24 ottobre - Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek

XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo: «Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek».

L'autore dello scritto ha esortato i cristiani alla fedeltà ed alla fiducia in Cristo, poiché egli è il prototipo del sacerdote (cfr. seconda lettura della domenica precedente).
Illustra ulteriormente il sacerdozio di Gesù Cristo, facendo notare come egli realizzi pienamente ed in maniera eccezionale, anzi, unica, le peculiarità sacerdotali, note agli ebrei. Innanzi tutto il sacerdote è di estrazione umana ed è a beneficio della società, “per il bene degli uomini”, che “viene costituito”: non semplicemente nominato, incaricato, ma fatto apposta, destinato alle “cose che riguardano Dio” e recano benedizione agli uomini, quindi con il compito di esprimere a Dio lode e gratitudine, nonché di impetrare misericordia per i peccati.
I “doni” sono le oblazioni incruente, costituite dai prodotti della terra, i “sacrifici” sono le immolazioni di animali (cfr. Lv 1-3; Nm 15, 1-16). `
Essendo uomo, il sacerdote è partecipe della ignoranza, dell' errore, delle debolezze umane e pertanto può comprendere quelle degli altri uomini, può “sentire giusta compassione”, cioè partecipare della sofferenza e delle difficoltà degli altri. Ed allora ha il dovere di offrire sacrifici espiatori, sia per se stesso che per il popolo, di cui fa parte e a beneficio del quale è stato “costituito” sacerdote.
Il ruolo sacerdotale dunque è altamente onorifico, ma ad esso non si accede per iniziativa umana, propria o altrui: è di esclusiva scelta divina. Il primo ad essere costituito sacerdote infatti fu Aronne e lo fu per designazione divina: da allora Dio mai ha cambiato criterio.
Ciò – dice l’autore della lettera agli Ebrei – trova perfetta rispondenza in Cristo, il quale “non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì” il Padre nel momento stesso dell' Incarnazione. Il Salmo 2,7 – “Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato” – in senso proprio si riferisce alla divinità di Cristo, ma qui viene citato in senso accomodatizio, riferendolo appunto alla Incarnazione, mediante la quale, il Figlio di Dio, divenendo partecipe della natura umana, ha potuto condividere, “compatire” la debolezza umana ed offrire il sacrificio a favore degli uomini.
Quindi viene citato un altro passo del salterio attribuendolo a Cristo: “Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedek” (Sl 109,4): si tratta di esegesi ispirata (la Bibbia che interpreta la Bibbia), mediante la quale si attribuisce in senso pieno ciò che in senso proprio viene detto dei personaggio cui si riferisce il salmo.
Sembrerebbe uno stacco di pensiero, in realtà viene potenziata l’affermazione che il sacerdozio di Cristo ha origine divina e che, seppure esercitato dall’Incarnazione in poi, in realtà è eterno. Il richiamo alla figura di Melchisedek illustra il concetto di eternità, poiché Melchisedek (come spiegherà la stessa lettera agli Ebrei al cap. 7) è presentato dalla Bibbia, senza ascendenti, quindi con un sacerdozio non per discendenza familiare, come di norma nell’A.T. ma unico: quindi prefigurazione tipica di Cristo.

Fonte: Il Cittadino
II lettura di domenica 24 ottobre - Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento