I lettura di domenica 14 maggio
Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo - Anno A
Dagli Atti degli Apostoli
At 8,5-8.14-17
In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
Filippo, uno dei sette primi diaconi dà inizio alla “predicazione” fuori di Gerusalemme. È l’esordio dell’espansione cristiana.
Comincia addirittura da “una città” – forse Sebaste oppure Sichem – della Samaria, territorio proverbialmente avverso a chi proviene dalla Giudea.
La sua parola risulta convincente.
I “miracoli” e la liberazione di “molti indemoniati” sono prova, garanzia dell’origine divina dell’annuncio.
Un’atmosfera di “grande gioia” pervade la popolazione.
Filippo può battezzare, ma , non essendo apostolo, non ha facoltà di conferire lo Spirito Santo.
Perciò, avuta notizia dell’ottimo esito della missione del diacono, gli Apostoli decidono l’invio in Samaria di Pietro e Giovanni (questi un giorno non lontano aveva chiesto a Gesù di far scendere dal cielo un fuoco che incenerisse i Samaritani…) per “imporre le mani” sui battezzati, affinché ricevano lo Spirito Santo.
La missione universale della Chiesa inizia il suo cammino secolare, in adesione al mandato di Cristo: annuncio della Parola di Dio e Sacramenti.
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