L'estate del Centro Storico Ragazzi
Doposcuola-oratorio del Vicariato Centro Ovest
Un bambino, un ragazzo, vive nell’oggi: crescendo imparerà a progettare, a sognare un futuro e a lavorare per questo. E poi, poco per volta, anche a organizzare ricordi e riflessioni, a rivivere il suo passato e a farne tesoro sapiente. Ma quando si hanno 8-10 anni, l’oggi è tutto, è lì che si cerca la risposta alla propria sete di vivere, che si esprime in sete di giocare, di parlare, di correre.
“Estate Allegri!” anche quest’anno è stata la conclusione estiva dell’attività quotidiana del Centro Storico Ragazzi, il doposcuola-oratorio del Vicariato Centro Ovest.
E anche quest’anno ha cercato di essere una risposta all’altezza di questa sete di vivere l’oggi che nei ragazzi si incontra, e che non si può fare aspettare: offrendo loro non solo attività e occasioni, ma soprattutto un luogo, un abbraccio, dove essere accolti e accompagnati in questa età così preziosa.
Tante le provenienze delle famiglie di origine, riconoscibili nei tratti dei volti e nell’accento del parlato. Ogni mattina si inizia con il canto del ritornello di “Lodate il Signore dai cieli”, i ragazzi si alternano nel recitare le strofe, e poi il Padre nostro e il segno di croce. Tanti sono anche i modi di accostarsi alla preghiera: chi vi partecipa, con entusiasmo o con curiosità, chi solo ascolta, con distrazione o con rispetto. Ma si è fratelli anche nelle differenze, anzi le differenze sono una sfida a rendere più forte il legame di fraternità.
Poi le attività: i laboratori, i compiti delle vacanze, il mare, i parchi, i giochi. Gli educatori guidano e coinvolgono, coordinando l’aiuto dei volontari, di tante età differenti, compresi i giovanissimi animatori alle prese con le prime responsabilità. Quest’anno poi una ricchezza particolare sono i quattro volontari del European Solidarity Corps: arrivati in autunno, per dodici mesi di servizio e di condivisione. Olga dalla Lettonia, Harry dall’Inghilterra, Iñigo dalla Spagna e Dorota dalla Repubblica Slovacca - ancora qualche difficoltà con la lingua ma ormai pienamente a loro agio con luoghi e persone.
Ma il Centro Storico non è un luogo di povertà? E il Covid, non ci ha reso tutti tristi? Sarà vero… ma qui non sembra!
CENTRO STORICO RAGAZZI: centrostoricoragazzi@gmail.com
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