Gesù, bene primario nel cuore dei giovani
Si sarebbe dovuta celebrare sabato sera in San Lorenzo la XXXV Giornata Mondiale della Gioventù
Siamo in pausa! Se siamo fortunati e non abbiamo cari sofferenti in ospedale, o che lavorano come medici, infermieri, corrieri … siamo in pausa. Chiusi tra le mura di casa, lottatori responsabili tra smartworking, video-chiamate, video-lezioni, social, Tg, giornali, faccende domestiche … Abbiamo re imparato a fare il pane, stiamo imparando a fare la pizza sottile al punto giusto, le lasagne buone quasi come quelle di nonna. La farina va a ruba nei negozi: è un bene primario, in questo tempo che ci appare come un fermo immagine delle nostre vite.
Tuttavia la vita non si è messa in pausa, scorre, ma ci appare più lenta perché non siamo presi dalla frenesia degli eventi, delle serate, delle consegne. Non perdiamo treni, metro, bus. Non litighiamo per il parcheggio della macchina o della vespa. Forse litighiamo per il posto sul divano, la serie tv da guardare, il condimento per la pasta … Però ciò che accade in questi giorni è che stiamo mettendo a fuoco le nostre priorità, e non solo sugli scaffali dei negozi. Questo tempo drammatico scuote la nostra vita come un terremoto, come una tempesta e ci chiede “chi è il tuo sostegno?” “per chi, per cosa vivi?” Questo è il tempo in cui; fermi dalla frenesia, possiamo riscoprire, tornare alla radice: alle nostre fondamenta per scegliere cosa conta davvero, separando ciò che è necessario da ciò che non lo è!
Quale è la farina, il bene primario, della nostra vita?
Quante cose ci mancano di quella frenesia che chiamiamo quotidianità! E ci manca Gesù Eucarestia? Ci manca la relazione con Lui, la celebrazione domenicale, la confessione, l’Adorazione? Ci manca ricevere quel “pane quotidiano” che con ardore chiediamo nel Padre nostro? Forse si, forse no e allora Gesù ci dice “Giovane, dico a te, Alzati!” (Lc 7,14) Possiamo vivacchiare in superficie e non farci troppe domande oppure non cercare le risposte perché ci fanno paura. Ma Gesù ci fa tornare in vita!
Il ragazzo del Vangelo di Luca torna in vita perché è guardato da qualcuno che voleva che vivesse! Prendiamoci del tempo per la relazione con Cristo! Oggi più che mai ci accorgiamo che la relazione con l’altro ha bisogno di essere coltivata. Abbiamo bisogno! Sentiamo con tutti i nostri sensi la necessità di rapportarci con l’altro: chiamate infinite con amici, parenti, morosi … dimostrano che le relazioni hanno bisogno di acqua viva! La nostra relazione con Cristo non è differente! Lui è un amico fedele che non butta mai giù la telefonata, che non fa finta di non sentire gli squilli, che accetta la nostra amicizia su tutti i social!
Alzati! Nonostante tutto sogna, rischia, contempla il cielo, guarda la tua famiglia con occhi nuovi, riscopri i tuoi amici nel profondo, pensa alle scelte importanti che sei chiamato a prendere! Questo è il tempo propizio! Alzati dal divano e appassionati a qualcosa di bello che vedi, che sai fare, che puoi fare, appassionati di quel Qualcuno che può colmare la tua sete!
Non possiamo celebrare insieme, tra le mura della nostra Cattedrale la Pasqua Giovani, la XXXV Giornata Mondiale della Gioventù, ma possiamo ripartire dal rapporto con Gesù che ci guarda, ci ama, ci chiede di Vivere anche quando costa fatica. Lui desidera essere il nostro bene primario, la farina che non può mai mancare nei reparti del nostro cuore!
Uniti nella preghiera
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