Giornata della Pace, il messaggio di Papa Francesco
"Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace"
"Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace" è il tema del Messaggio di Papa Francesco per la LVI Giornata Mondiale della Pace, presentato questa mattina nella Sala San Pio X.
Il Pontefice torna indietro riparlando della pandemia da Covid, un virus al quale si è trovato in tempi stretti un vaccino, ma che ha creato ferite insanabili nelle vite di ciascuno, "destabilizzando la nostra vita ordinaria, mettendo a soqquadro i nostri piani e le nostre abitudini, ribaltando l’apparente tranquillità anche delle società più privilegiate, generando disorientamento e sofferenza, causando la morte di tanti nostri fratelli e sorelle". La conseguenza è stata la nascita di un malessere generale, alimentato da solitudine, insicurezza lavorativa, fragilità e aggressività.
Come uscirne? Insieme, con “Un ridimensionamento di certe pretese consumistiche; un senso rinnovato di solidarietà che ci incoraggia a uscire dal nostro egoismo per aprirci alla sofferenza degli altri e ai loro bisogni; nonché un impegno, in certi casi veramente eroico, di tante persone che si sono spese perché tutti potessero superare al meglio il dramma dell’emergenza”.
La guerra in Ucraina, arrivata a ridosso del Covid, è un virus altrettanto difficile da sconfiggere, poichè “miete vittime innocenti e diffonde incertezza, non solo per chi ne viene direttamente colpito, ma in modo diffuso e indiscriminato per tutti, anche per quanti, a migliaia di chilometri di distanza, ne soffrono gli effetti collaterali – basti solo pensare ai problemi del grano e ai prezzi del carburante”.
A queste crisi, che definisce "interconnesse", il Papa risponde con una sorta di decalogo, che guarda al mondo con "responsabilità e compassione".
Leggi qui il discorso integrale del Messaggio del Papa
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