L’àncora della speranza al Santuario della Guardia

Testimonianza dell’affetto della gente di mare per la Guardia

Ogni cosa al mondo può dire qualcosa al nostro animo. Anche un’àncora che, dopo anni di onesta carriera in fondo al mare, si ritrova in cima a una montagna. È questo il senso dell’installazione giubilare L’àncora della speranza, la cui inaugurazione è in programma sabato 5 aprile al Santuario di Nostra Signora della Guardia sul monte Figogna.

Un’àncora, proveniente dal Comando Stazione Navale della Spezia della Marina Militare, sarà posizionata davanti al Santuario e vi resterà per tutto il 2025, nell’ambito delle iniziative giubilari rivolte ai fedeli e ai pellegrini. La cerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari, avrà inizio alle 8.20 in Basilica con la Santa Messa officiata da Padre Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, e proseguirà alle 9.30 con il saluto del rettore, don Andrea Robotti, seguito dagli interventi delle autorità e dalla benedizione dell’àncora.

Oltre a essere testimonianza dell’affetto della gente di mare per la Guardia, del quale sono prova i numerosi ex voto a tema nella sala dei ricordi, la presenza dell’àncora avrà anche un significato più profondo: «L’àncora è uno strumento che, gettato in acqua, si conficca nel fondale per tenere ferma la nave e proteggerla dagli sballottamenti del mare», dice il Rettore. «La sua è una funzione di stabilità. Anche nel linguaggio comune, quando si dice “un’àncora di salvezza” si intende una persona capace di risolvere situazioni difficili e salvarci dal pericolo».

L’àncora, dunque, conclude don Robotti, può diventare un veicolo di riflessione: «L’augurio è che ciascun fedele si lasci ispirare da questo oggetto per porsi nuove domande: chi è l’àncora di salvezza della mia vita? A chi mi affido?». In un tempo di risposte facili, è salutare chiederselo.