Una nuova scuola di lingua italiana
Aperta da Sant’Egidio in Via San Giorgio
![Una nuova scuola di lingua italiana Una nuova scuola di lingua italiana](/var/cittadinoge/storage/images/genova-e-liguria/una-nuova-scuola-di-lingua-italiana/2814813-1-ita-IT/Una-nuova-scuola-di-lingua-italiana_articleimage.jpg)
Non solo aprire un luogo dove poter imparare la lingua, ma fornire una chiave d'accesso per integrarsi nella società italiana. Con questa convinzione la Comunità di Sant'Egidio avviava a Genova nel 1986 i primi corsi gratuiti per stranieri della Scuola di Lingua e Cultura Italiana e oggi, dopo tanta strada percorsa e oltre 16 mila studenti iscritti, festeggia l'apertura di una nuova sede in Via San Giorgio, a pochi passi dal Porto Antico.
Sabato 26 giugno si é tenuta la cerimonia di consegna da parte dei Rotary Club genovesi dei materiali informatici e l'arredo per la nuova scuola.
Il progetto, frutto di una lunga collaborazione tra Sant'Egidio e il Rotary, è stato finanziato dal Club Rotary Genova Nord Ovest, con il contributo degli altri club della città (Genova Est, San Giorgio, Nord Centro Storico) e del Distretto Rotary 2032, tramite il Governatore Giuseppe Musso. Una bella notizia al termine di un anno scolastico particolare - così come il precedente - a causa della pandemia.
I corsi in presenza nelle diverse sedi in centro, a Sampierdarena, Pegli e Bolzaneto, sono stati sospesi e sono stati attivati dei corsi a distanza per quanti potevano, con i mezzi a disposizione, collegarsi. Ad altri è sempre stato inviato del materiale in modo che, anche minimo, potesse proseguire l’insegnamento della lingua.
Appena possibile le classi sono state riaperte e a giugno è stato possibile svolgere anche gli esami di fine anno. Gli studenti hanno accolto con gioia la possibilità di ritornare sui banchi, che é divenuta un'occasione per recuperare la socialità e costruire nuove relazioni di amicizia tra persone molto diverse. In questo le Scuole di Lingua e Cultura Italiana, favorendo l'incontro degli studenti all'Interno di classi miste, mai monoetniche, rappresentano un vero e proprio laboratorio del convivere, un modello concreto e una "buona pratica" per costruire tolleranza e integrazione.
Ma la scuola non si svolge solo sui banchi. Diversi studenti e studentesse partecipano attivamente alla vita della comunità: ogni settimana un gruppo di studenti fa servizio alla Comunità di Sant’Egidio, prepara i panini per le persone senza fissa dimora e, dove possibile, incontra gli anziani degli istituti.
L’attenzione verso i poveri e le situazioni di sofferenza del mondo, assieme alla memoria storica, la Costituzione e l’educazione civica, non sono solo tematiche del programma delle scuole, ma solide fondamenta per costruire i cittadini del futuro.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento