Nuovo Emporio solidale al Sestiere del Molo
Sala polivalente con sartoria, corsi di ginnastica, distribuzione di beni
È stato inaugurato la scorsa settimana, tra piazza Veneroso e via di Canneto il Lungo 57rosso, il nuovo Emporio Solidale, primo community hub del Sestiere del Molo.
Di che cosa si tratta? L’emporio è di fatto una sala polivalente con sartoria sartoriale, corsi di ginnastica, distribuzione di beni e tante altre attività.
L’emporio nasce dal lavoro – durato due anni – dei volontari di ANPI sezione “Teresa Mattei”, Il Ce.sto Odv e Genova Solidale con la collaborazione degli abitanti del Sestiere. Il progetto punta a superare il concetto di semplice assistenzialismo – ovvero quello dove viene fornito un aiuto alimentare a chi ne ha bisogno, ad esempio – per evolversi in un principio di valorizzazione delle persone stesse.
Per questo è stata costruita una rete di reciprocità atta a rispondere alle difficoltà del quartiere e sono state individuate - secondo due criteri - una serie di azioni utili a tutti i cittadini che lo abitano.
Il primo criterio è quello di individuare azioni specifiche che possano essere utili al quartiere, inteso sia come abitanti che come territorio; il secondo è quello che vuole valorizzare le persone secondo le loro qualità e capacità.
Così, nel tempo e grazie al lavoro sul territorio, si è generata una rete di donatori di materiali per rifornire l’emporio di beni che vanno dai generi alimentari al materiale scolastico, al vestiario ai beni medici e sanitari.
«L’Emporio solidale rimanda a un’idea di città ma anche di un ruolo diverso che servizi e lo stesso volontariato devono assumere davanti a un mutamento accelerato che segna le nostre vite come le comunità – aggiunge Elena Fiorini, presidente del Ce.sto Odv -. Le povertà, oggi, sono nell’orizzonte di vita possibile di ciascuno. Bisogna evitare vecchi stereotipi, favorire le opportunità, valorizzare e rendere possibile il contributo delle persone che hanno bisogno di aiuto ed assistenza al contesto che le circonda. In una nuova mutualità solidale che è anche ricomposizione della comunità e tenere insieme un tessuto sociale sempre più frammentato. La nostra scommessa, che è, in fondo, un vero e proprio laboratorio sociale, diventa parte di una città giusta per tutti».
Il progetto è partito dall’esperienza di distribuzione alimentare alle famiglie del Centro Storico che si trovavano in stato di necessità. Due anni fa i nuclei aiutati erano 20, oggi sono 280.
In tre anni i volontari hanno raccolto e distribuito tonnellate di alimenti, abiti, accessori, coperte, materiale scolastico, medicinali e articoli parafarmaceutici. Con l’aiuto anche economico di tante persone, hanno compiuto almeno 2 o 3 viaggi ogni anno per sostenere le associazioni che da anni si occupano dei migranti che passano da Ventimiglia; hanno organizzato corsi di formazione e diverse attività, che da oggi, anche grazie al sostegno del Patto di sussidiarietà , trovano una sede qui all’Emporio Solidale di via Canneto il Lungo.
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