Genova e Liguria
Acli, presidio fondamentale per i cittadini e il territorio

Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) hanno un nuovo consiglio provinciale, eletto dopo il congresso che si è svolto nel mese di ottobre. Davide Lottero è il nuovo Presidente, Cesare Torre è Vice Presidente. Il Consiglio è composto da Nicoletta Vivarelli, Responsabile Sviluppo Associativo, Giuseppe Marconi, Responsabile Amministrazione e Nadia Grosso, Segretaria.Le Acli sono un presidio fondamentale sul territorio, e garantiscono servizi importantissimi per i cittadini, servizi che hanno contribuito nel tempo a rinsaldare la forza dell’Associazione. In particolare le ACLI sono conosciute per il CAF, con servizi di natura fiscale, il Patronato, con servizi assistenziali, e i Circoli, sparsi sul territorio.Per conoscere meglio le realtà delle Acli e per capire quale futuro attende questa Associazione abbiamo incontrato il neo Presidente Provinciale Davide Lottero.
Davide, come è strutturata l’ACLI? Quali servizi offre?L’Acli è un insieme di Associazioni, chiamate a lavorare insieme e a dialogare sempre di più. L’Acli provinciale è conosciuta in particolare per il servizio CAF e il Patronato. In questo ambito facciamo grandi numeri. Pensiamo che lo scorso anno abbiamo compilato a livello nazionale più di un milione e quattrocentomila dichiarazioni dei redditi. L’obiettivo di questo nuovo Consiglio provinciale non è solo continuare a garantire questi servizi sul territorio, ma anche estenderli a tutte le Associazioni che gravitano nel mondo cattolico. Le ACLI hanno una struttura che consente di offrire un buon servizio in questi due ambiti, e mi piacerebbe poterli allargare a tutti.
I Circoli dislocati sul territorio sono ancora molto attivi…I Circoli, che sono 30, sono le nostre “sentinelle”. La loro presenza permette alle ACLI di conoscere bene il territorio in cui si trovano, stringere relazioni, essere presidio. In questo modo, è anche più semplice individuare quelli, fra i bandi riservati al terzo settore, che sono i più adatti e che possono portare benefici per una zona piuttosto che per un’altra. Oggi siamo in attesa di capire se dal prossimo 1 gennaio 2025 anche i Circoli che fanno mescita di bevande dovranno essere equiparati ad attività commerciali. Questa prospettiva ci preoccupa molto e speriamo che l’ipotesi sia scongiurata. Sono ben 18 infatti i Circoli che hanno questo servizio per i soci.
Quale obiettivo ti poni per questo mandato come Presidente?Le ACLI sono per me una seconda famiglia, sono cresciuto in un circolo storico a Sestri Ponente e successivamente ne sono stato anche Presidente. In primo luogo voglio garantire alle ACLI una continuità e un giusto ricambio generazionale, quindi mi propongo di allargare ai giovani la partecipazione. Inoltre, credo sia giusto dare una forte struttura organizzativa per mettere in luce tutti i servizi che le ACLI offrono. Infine credo sia fondamentale rimanere sul territorio, accanto ai Circoli e alle persone.
L’intervista completa è disponibile su Il Cittadino N. 41