Catechesi nell'arte - La "Natività di Maria"
Nella Diocesi le sono intitolate diverse chiese
L’8 settembre la Chiesa fa memoria della Natività di Maria. Proponiamo in questo articolo un approfondimento su alcune chiese della Diocesi di Genova che hanno questa dedicazione.
La Natività della Beata Vergine Maria è una festa liturgica della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa che ricorda la nascita di Maria e che si celebra l'8 settembre. Secondo la tradizione tramandata dal Protovangelo di Giacomo, uno dei vangeli apocrifi, Maria è nata da Gioacchino ed Anna.
Molte chiese hanno come titolo la Natività di Maria. La festa è nata dapprima in Oriente; è stata introdotta nella Chiesa d'Occidente dal papa Sergio I (650-701). In particolare, la devozione verso la Natività di Maria si sviluppò nella Provincia bizantina di Sardegna, e nella diocesi ambrosiana, dove risulta attestata fin dal X secolo. Espressione di questa devozione è lo stesso Duomo di Milano, consacrato da san Carlo Borromeo il 20 ottobre 1572 e dedicato a Maria Nascente.
Nella nostra arcidiocesi ci sono diverse chiese dedicate alla Natività di Maria SS. Tra queste vogliamo segnalarvi la chiesa della Natività di Maria SS. di Bogliasco e quella di Valleregia (Serra Riccò).
Natività di Maria Bogliasco
Il preesistente edificio religioso, già intitolato a Santa Maria, risaliva almeno al XII secolo; in particolare viene citato per la prima volta in un atto notarile conservato presso l’Archivio di Stato di Genova risalente al 1182. Sappiamo che almeno nel 1314 essa era parrocchia soggetta alla Pieve di San Siro di Nervi e con facoltà di amministrare il battesimo. Da documenti d’archivio sappiamo che nel 1688 furono eseguiti diversi lavori di restauro dell’antico tempio religioso, ma fu dato corso all’erezione di una nuova chiesa nella prima metà del XVIII secolo per soddisfare le esigenze della popolazione e fu scelto il disegno dell’architetto Giovanni Antonio Ricca “il Giovane”. I lavori per l’edificazione iniziarono nel 1731 e procedettero fino al 1737 quando il Ricca per problemi di salute lasciò la direzione a Pietro Cantone, che completò la facciata secondo il disegno del Ricca. Nel corso del XVIII secolo furono costruiti tutti gli altari e completate le decorazioni del tempio con le tele dipinte tuttora esistenti. Il coro ligneo fu costruito nel 1742 da Andrea Bocciardo, mentre l’altare maggiore fu realizzato tra il 1782 e il 1783 dallo scultore Bernardo Mantero, autore anche del pavimento del presbiterio. Il 12 ottobre del 1794 la chiesa fu consacrata dall’arcivescovo di Genova Giovanni Lercari. Gli affreschi della volta furono eseguiti tra il 1882 e il 1888 su disegno di Francesco Semino, alla cui scomparsa subentrò nel 1883 Virginio Grana, e quindi dal 1888 furono completati da Raffaele Resio. Tra le opere di notevole valore culturale che la chiesa ospita ricordiamo il crocifisso di Anton Maria Maragliano risalente al 1713, e le seguenti opere pittoriche: la Madonna Addolorata del 1697 di Anton Maria Piola, Nostra Signora del Carmelo che appare a San Simone Stock del 1750 di Gio Agostino Ratti, la Presentazione di Maria al Tempio del 1791 di Carlo Giuseppe Ratti, l’Assunzione della Vergine del 1790 di Francesco Pascucci, la Natività di Maria del 1791 di Melchiorre Jeli e la Via Crucis del 1991 del bogliaschino Raimondo Sirotti.
Natività di Maria Valleregia Serra Riccò
La prima memoria della chiesa si trova in un documento del 12 dicembre 1191 nel quale è citata come parrocchia insieme a quella di San Martino, nel vicino borgo di Magnerri. Secondo la tradizione, entrambe le chiese sarebbero state fondate da san Claro; per prima fu eretta quella di San Martino, e subito dopo quella di Santa Maria di Valleregia, su un'antica cappella paleocristiana. San Claro, del quale non si hanno notizie storiche certe, sarebbe stato un vescovo delle Gallie, fuggito insieme al vescovo Olcese nei primi anni del V secolo (probabilmente nel 407), durante le invasioni dei Vandali, trovando rifugio in Valpolcevera; Olcese si stabilì nella località che ora porta il suo nome e Claro a Valleregia. Si pensa che i due esuli siano stati inviati in quei luoghi dal vescovo di Genova san Romolo, per istruire nella fede cristiana gli abitanti, evangelizzando quelli ancora pagani. La chiesa fu ricostruita nel XVII secolo, dopo che aveva accresciuto la sua importanza estendendo la propria giurisdizione su altre parrocchie. Ha una struttura a tre navate con cinque altari, in uno dei quali, in un'urna marmorea risalente al 1543, sono conservate le reliquie di san Claro. L'ancona che raffigura il santo è opera seicentesca di Marcantonio Botto, mentre gli intarsi in marmo dell'altare maggiore e il pregevole coro ligneo, risalgono entrambi al Cinquecento. La chiesa è stata elevata al rango di arcipretura con decreto del cardinale Pietro Boetto del 4 maggio 1944. Nelle fonti antiche è citata semplicemente come Nostra Signora o Santa Maria di Valleregia, ma a partire dagli anni 60’ del XX secolo con l’arrivo dell’effige di Maria Bambina, la dedicazione è stata definita come Natività di Maria SS. e la festa viene ricordata l’8 settembre con una tradizionale processione con il trasporto della cassa con la Madonna Bambina.
Ilaria Brigati
Nella foto: La cassa processionale della chiesa di Valleregia
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