Via Crucis della comunità di Comunione e Liberazione
Venerdì 7 aprile alle ore 20.10 - Partenza dalla chiesa del Padre Santo
La comunità di Comunione e Liberazione a Genova organizza la tradizionale Via Crucis in occasione della Settimana Santa nella serata di venerdì 7 aprile: il percorso parte dalla chiesa della SS.ma Concezione e Padre Santo in Piazza dei Cappuccini alle ore 20.15.
L'itinerario della Via Crucis attraversa poi le vie del centro, sostando presso le chiese di S Marta, di Santo Stefano, di Santa Caterina e si conclude alla Chiesa di N. S. della Consolazione. La partecipazione alla Via Crucis è in orario serale per favorire la partecipazione di chi lavora ed è aperta e offerta a tutti per permettere di vivere personalmente il mistero della Passione e morte di Gesù, seguendo una proposta che il movimento ha vissuto e diffuso nelle città e Paesi in cui è presente. Fin dai primi anni Don Giussani guidava i suoi studenti negli Esercizi spirituali del Triduo Pasquale, in particolare con la Via Crucis sulle colline alle spalle di Varigotti.
Negli anni recenti le Viae Crucis proposte dal movimento di CL raccolgono migliaia di partecipanti nel mondo, come le comunità lombarde che si incontrano nel Santuario di Caravaggio, la folla che segue la croce dalla Basilica Cattedrale di St. James attraversando il ponte di Brooklyn, nel cuore di New York City o le decine di persone che a Taiwan seguono la Via Crucis partendo dalla parrocchia di San Paolo a Xinzhuang e attraversando poi una città che non conosce i riti cristiani.
Introducendo al percorso di preghiera, Giussani scrive che la partecipazione alla Via Crucis: “Non è tanto un pensiero da seguire, quanto un avvenimento in cui entrare: è una forma di memoria” che “le parole che si sentono, i canti che si fanno rendono più viva, più pronta, più possibile”.
Il cammino è accompagnato, oltre che dai brani dei testi evangelici della Passione, dalle letture tratte da Il mistero della carità di Giovanna D’Arco di Charles Péguy, di cui nel 2023 ricorrono i 150 anni della nascita e che rilesse poeticamente e umanamente la Passione di Cristo, con gli occhi di chi scopriva e intravedeva nel Suo sacrificio la risposta alla propria inquieta e moderna ricerca di giustizia e libertà. I canti della tradizione cristiana, dalle laude medievali allo Stabat Mater di Pergolesi, dalla polifonia seicentesca a cantautori contemporanei accompagnano le cinque stazioni aiutando chi partecipa a immedesimarsi nel dolore e nel sacrificio di Cristo: uno scopo che Giussani così sottolinea “Non si può dire agli altri se non quello che nasce dall’emozione profonda del nostro cuore”.
La partecipazione alla Via Crucis è un momento di preghiera e di riflessione sulla sofferenza e sulla morte di Cristo, ma anche di speranza e di salvezza e il percorso si conclude con la deposizione di Gesù nel sepolcro, preparando la risurrezione. La solenne, consapevole e concentrata natura della processione e la bellezza che genera con la musica e le parole sono espressione di questa testimonianza. Arrivano a suscitare silenzio nei passanti, e le strade diventano, un luogo di comunione, una testimonianza della capacità di Cristo di abbracciare il mondo attraverso la Croce. E anche la locandina che quest’anno promuove la Via Crucis riecheggia questo abbraccio al dolore del mondo riportando la foto delle croci costruite con i relitti del barcone dei migranti tragicamente periti davanti alla spiaggia dello steccato di Cutro. La comunità genovese di Comunione e Liberazione invita tutti ad accogliere questo abbraccio amorevole partecipando alla Via Crucis e vivendo insieme un momento di preghiera e di comunione condivisa.
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