Comunità diocesana
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Missionarietà: tema del nuovo anno pastorale 2019/2020

La programmazione del prossimo cammino all'attenzione del Consiglio Pastorale Diocesano

Missionarietà: tema del nuovo anno pastorale 2019/2020

All’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Pastorale Diocesano, svoltosi in Seminario lo scorso venerdì 21 giugno, c’è stata in particolare la programmazione del prossimo cammino per il 2019/2020 alla luce della conclusione del decennio dedicato dai Vescovi italiani al tema dell’educazione, e delle indicazioni di Papa Francesco che ha indetto per il prossimo ottobre un mese straordinario della missione.

Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, ha riassunto in breve il cammino percorso dalla Diocesi in questo ultimo decennio: per portare avanti il cammino sull’educazione, era stata istituita una apposita commissione costituita da rappresentanti di aggregazioni, uffici diocesani e da sacerdoti.

Le grandi tappe sono state in particolare la Convocazione degli adolescenti nel 2012, che ha lasciato la “Carta educativa”, il biennio sulla Famiglia con la grande Convocazione al Palasport con la stesura della “Bussola della famiglia” e del sussidio, predisposto da Il Cittadino, con i riferimenti di tutte le organizzazioni diocesane che si occupano di famiglia ed educazione a vario titolo. Ancora, nelle convocazioni zonali delle famiglie si è protratta la riflessione su queste tematiche, che nel quinquennio successivo hanno lasciato il posto al tema della scuola.

In questo caso, una nuova commissione ha iniziato un percorso di lavoro che ha portato alla creazione di una rete fra docenti cattolici, e ha lanciato l’invito ai genitori a rendersi protagonisti nelle elezioni degli organismi di partecipazione degli istituti.

Il lavoro sulla scuola ha portato a risultati senz’altro meno visibili; muoversi nel variegato mondo della scuola non è facile: per questo, Mons. Doldi ha chiesto al Consiglio se ritenesse di dover proseguire questo percorso anche nei prossimi anni.

Molti dei membri del Consiglio Pastorale hanno espresso parere favorevole, e da più voci è emersa l’idea di organizzare, nel prossimo anno scolastico, un incontro dei dirigenti scolastici con l’Arcivescovo, per aprire un tavolo di conoscenza e confronto anche con i docenti cattolici, di religione e non.

Anche il mondo universitario, con i suoi 38.000 studenti a Genova, costituisce un importante luogo dove la Diocesi può intervenire e rendersi ancor più presente.

Venendo al mese missionario straordinario indetto da Papa Francesco, è intervenuto don Paolo Benvenuto, direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano.

L’Ufficio ha già messo in cantiere delle iniziative specifiche, che culmineranno con le celebrazioni dei Vespri, in concomitanza con la preghiera presieduta da Papa Francesco in San Pietro il 1° ottobre, e con la recita del Rosario Missionario all’inizio o alla conclusione del mese straordinario.

L’Ufficio Missionario ha proposto anche di riscoprire le missioni diocesane con una tavola rotonda e una mostra dedicata, e un percorso missionario in tre tappe, sui temi de “La fede ricevuta, la fede inculturata e la fede trasmessa”, da attuarsi presso luoghi significativi della Diocesi, rispettivamente la Cripta del Santuario delle Grazie, Santa Maria di Castello e l’antico refettorio del suo complesso conventuale.

Da parte del Consiglio Pastorale, è stata ribadita la necessità di intendere la missionarietà non solo come aiuto a chi è nel bisogno, ma anche come annuncio.

L’idea di organizzare, anche al di là del mese missionario, degli incontri con i sacerdoti genovesi che hanno vissuto esperienze missionarie, così come la proposta di organizzare un convegno sui grandi missionari genovesi, hanno riscosso una buona adesione.

A motivo della prossimità del mese di ottobre, si è manifestata la necessità di sensibilizzare fin da subito i vicariati, le parrocchie e i gruppi a divulgare questa tematica.

Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, ha invitato il Consiglio a riflettere sulla possibilità di realizzare incontri “missionari” anche nei luoghi della vita quotidiana, dalla scuola agli ambienti di lavoro, senza trascurare quei territori dove si sente forte l’esigenza di spiritualità e dove si incontrano spesso grandi solitudini che possono essere colmate: il carcere, gli ospedali, le case di riposo.

Altro tema attinente al prossimo anno pastorale è quello della “missionarietà del Vescovo”.

Mons. Silvio Grilli, Vicario Episcopale per la promozione degli organismi di partecipazione, ha relazionato il Consiglio circa le due visite dell’Arcivescovo ai Consigli Pastorali Vicariali di Bolzaneto e di Recco – Uscio – Camogli.

I due incontri, positivi per partecipazione e interventi, hanno individuato la modalità ideale di svolgimento delle riunioni, e hanno riproposto la necessità di immaginare percorsi possibili per far fronte alla carenza di sacerdoti nelle parrocchie.

L’idea di ripubblicare in un unico opuscolo le lettere pastorali redatte in questi anni dall’Arcivescovo, come spunto di riflessione sul tema della missionarietà del Vescovo, è stata accolta favorevolmente.

Allo stesso modo, in particolare dai rappresentanti dei Vicariati di periferia, è stato chiesto di riconsiderare l’ipotesi di una nuova visita pastorale, in modo da portare nuovo vigore alle tante attività e alla vita delle parrocchie.

Le conclusioni dei lavori sono state affidate all’Arcivescovo, che affrontando il tema della missionarietà, ne ha ribadito l’importanza e ha invitato a considerarla come un bisogno dei cristiani, e non come un dovere. Soprattutto nel mondo moderno, ha detto l’Arcivescovo, le domande esistenziali si fanno sempre più urgenti, soprattutto fra i giovani. Per questo, la proposta di riconsiderare le lettere pastorali può essere accolta favorevolmente, dal momento che in molte di esse si affronta la tematica dell’annuncio a partire dalle situazioni esistenziali di ciascuno.

Allo stesso tempo, anche la ripresa delle visite pastorali potrebbe agevolare la creazione di un “sentire più comune”, ritagliando spazi privilegiati di spazi coi giovani.

Relativamente al mese straordinario della missione, l’Arcivescovo ha evidenziato l’opportunità della scelta di legare le iniziative a luoghi significativi, così come proposto dall’Ufficio Missionario diocesano.

Fonte: Il Cittadino
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