Marcia della Pace a Genova: per un futuro senza più guerre

Centinaia di persone oggi alla Marcia della Pace organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio in occasione della 58ma Giornata Mondiale della Pace.

Nella Basilica dell’Annunziata il concerto per la pace del Coro delle Voci bianche del Teatro Carlo Felice ha costituito il primo momento di questo lungo pomeriggio. Alla presenza dell'Arcivescovo di Genova e di alcune autorità, fra cui il Vice Sindaco Reggente Pietro Piciocchi, le testimonianze di pace si sono intrecciate con momenti di preghiera e riflessione. Simbolicamente, sono state portate all'altare tutte le insegne recanti i nomi dei paesi dove oggi nel mondo ci sono guerre.

La pace è l'unica alternativa possibile alla morte, al dolore e alla miseria: questo il cuore del messaggio di questa Giornata. La presenza della comunità musulmana, di un numeroso gruppo di Ucraini, di alcuni siriani arrivati con i corridoi umanitari hanno reso tangibile il senso di questo messaggio. Sulla pace, oggi, occorre investire non solo risorse materiali ma anche pensiero, cultura e idee. Per questo, il richiamo è andato in particolare agli adulti, che si rendano protagonisti di impegni a favore delle giovani generazioni, e perchè sappiano educarle alla pace.

La Marcia della Pace si è snodata dalla Basilica dell'Annunziata fino alla Cattedrale, dove Padre Marco Tasca ha celebrato la S. Messa.

Commentando la lettura del Vangelo, l'Arcivescovo ha invitato ad imitare Maria, colei che custodisce e medita nel suo cuore. 

In un mondo in cui sempre più si consumano gli eventi, lo stile di Maria invita a dare spazio all'interiorità, e ad attribuire il giusto valore alle realtà e ai fatti della vita.

L'Arcivescovo poi ha ripreso alcuni passi del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace: «Disarmare cuori e menti. È questa la richiesta. La pace è un impegno di ciascuno, e dipende anche dal modo di pensare ogni giorno. So cercare un accordo? So lavorare per il bene? So perdonare? L’educazione alla pace è il primo passo. E oggi ognuno deve saper parlare di pace».

Ascolta qui l'omelia integrale dell'Arcivescovo