In viaggio verso Lisbona
I giovani genovesi si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù - Scopri come partecipare
Sorprendente, stancante, indimenticabile. Tre parole tra le tante per descrivere la Giornata Mondiale della Gioventù, da parte di chi negli anni passati ha avuto la possibilità di viverla.
Mancano ormai pochi mesi e i giovani di tutto il mondo potranno ritrovarsi intorno a papa Francesco a Lisbona, la città scelta per ospitare la XXXVIII edizione da martedì 1 agosto a domenica 6 agosto.
L’INVITO DEL PAPA
Nel mese di gennaio quando si sono aperte le iscrizioni, sono stati centinaia di migliaia i giovani che hanno deciso di iscriversi subito, un numero che ha sorpreso anche papa Francesco che in un videomessaggio riconosce come un «giovane che viene è perché, in fondo, ha sete di partecipare, di condividere, di raccontare la sua esperienza e ricevere l’esperienza dell’altro. Ha sete di orizzonti.» E a proposito di orizzonti ha invitato tutti a guardare «sempre l'orizzonte, con gli occhi, ma soprattutto con il cuore! Aprite il cuore! Ad altre culture, ad altri ragazzi e ragazze che vengono anche loro a questa Giornata.»
GIOVANI IN CAMMINO
La preparazione è stata lunga, e allungata anche dalla pandemia che ha costretto a rimandare di un anno il viaggio verso Lisbona previsto per l’estate del 2022. La storia della GMG è lunga oltre 30 anni e per comprendere meglio cosa significhi vivere questo incontro mondiale abbiamo rivolto alcune domande a quattro persone che hanno vissuto le GMG negli anni passati e tra tutti si intravede una linea comune di ricchezza ricevuta da questa esperienza.
Cos'è stata per te la GMG?
Luca - Fui invitato a partecipare alle GMG di Madrid (2011) e Cracovia (2016) in due momenti cruciali della mia vita, i due momenti di "passaggio" dalla vita liceale a quella universitaria (2011) e dalla vita universitaria a quella "lavorativa" (2016). Li vissi dunque come un'occasione di pellegrinaggio e di preghiera a Dio per poter vivere sempre "attaccato" a Lui, qualsiasi cosa egli avesse pensato per me per il mio futuro;
Don Stefano - Le GMG sono sempre state per me un invito a rispondere prontamente alla Parola di Dio; le ho accolte come un dono, ma anche come una provocazione a muovermi di più verso Gesù e verso i fratelli e le sorelle che già lo conoscono o che ancora non hanno ricevuto l’annuncio del Vangelo.
Posso dire che ogni Giornata Mondiale della Gioventù è stata per me una scelta nel partire, un gira nell’incontrare e un responsabilità del ritornare.
Marco - Per me è stata tante cose... Ne ho fatte 3 per cui sono davvero troppe le cose da dire, forse potrei dirne due su tutte. La prima è che per me la GMG è stata una conquista. Una conquista perché è un viaggio che inizia con lo scopo di trovare qualcosa di meraviglioso per poi scoprire molto di più.
La seconda è che è stata come immergersi in qualcosa di immenso che tende all'infinito! Incontrare più o meno giovani da ogni posto del mondo condividendo lo stesso entusiasmo per Gesù e la Chiesa ti fanno sentire immerso in qualcosa di veramente grandioso.
Francesco - La GMG è stata un’esperienza nella quale sono successe cose che non avrei mai immaginato potessero accadere: viaggiare per interminabili giorni, dormire e mangiare in posti decisamente non convenzionali, pregare insieme a due milioni di giovani di tutto il mondo.
Questo accade non per superare un numero indefinito di “prove” in vista di un qualche “premio” finale, ma per un’unica ragione, un unico scopo: essere in comunione fra noi (vivendo insieme esperienze rare), unica via per essere in comunione con Dio.
Tre aggettivi per descrivere la gmg
L - Sorprendente, indelebile, unità (non è un aggettivo, ma non saprei quale mettere per esprimere quest'unità di cui ho fatto esperienza lì)
S - La GMG è preziosa, consolante, provocatoria
M - Stancante, indimenticabile, bella
F - Imprevedibile, potente, movimentata
Cosa diresti a un giovanissimo per invitarlo a partecipare?
L - Il Signore riempie la nostra esistenza di segni della Sua presenza. Le nostre giornate piene di distrazioni non ci permettono molto spesso di accorgercene. Per esperienza, approfitta della GMG: vedrai che, come i discepoli di Emmaus, ti renderai conto delle sue tracce nella quotidianità passata e sarai aiutato ad accorgertene in quella futura.
S - Non credo sia facile formulare un invito “accattivante”, ma penso che ogni GMG è bella e preziosa proprio perché realizza una molteplicità di incontri tra persone diverse e introduce in una profonda comunione con Gesù che ci plasma come una famiglia, cioè la Sua Chiesa. Mi piacerebbe allora dire a tutti “ci vediamo a Lisbona” e rivolgere un invito “al contrario”: quanto ritorniamo incontriamoci per scoprire insieme la bellezza di aver risposto sì a questo invito del Papa ad “alzarci ed andare in fretta”.
M - Posso dirti cosa ho sempre detto... Nessuno è mai tornato scontento dall'esperienza. Hanno paura i tuoi genitori? Li convinco io! È un problema di soldi? li mettiamo noi per te! Ne vale la pena
F - Caro giovanissimo, buttati! Io e il mio gruppo lo abbiamo fatto a Madrid senza avere idea di cosa ci aspettasse, lo abbiamo rifatto a Cracovia pensando di avere un po’ di esperienza ma tutto è stato “nuovo” e lo rifaremo a Lisbona ormai consapevoli che non c’è bisogno di fare programmi. Si va, la si vive e si torna un po’ più “radicati in Cristo e saldi nella fede”.
COME PARTECIPARE
Insieme a loro sono tanti i gruppi giovanili che si stanno organizzando e preparando per intraprendere questo viaggio, per alcuni sarà il primo mentre per altri sarà un ritorno. La pastorale giovanile genovese, insieme a quelle di tutte le diocesi della Liguria, già da mesi ha predisposto diversi pacchetti per la partecipazione, e nelle ultime settimane ha presentato nuove proposte più vicine alle esigenze di tutti per non escludere nessuno da questa esperienza.
L’invito di don Fully Doragrossa, coordinatore della Pastorale Giovanile diocesana, è quello di favorire il più possibile la partecipazione, «che non si spenga l’entusiamo dei giovani solo perché è un sacrificio partecipare. Le soluzioni si trovano!».
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