"Ero straniero e mi avete accolto": ecco il documento della Chiesa di Genova sui Migranti - SCARICA IL TESTO
Sussidio che presenti i dati più significativi sulla presenza di stranieri e migranti in Italia e sulla loro accoglienza
Lo scorso venerdì 8 febbraio in Seminario, nel corso della riunione del Consiglio Pastorale Diocesano, Mons. Marino Poggi, Direttore Caritas e Vicario Episcopale per la Testimonianza e il Servizio della Carità, ha presentato al Consiglio “Ero straniero e mi avete accolto”, il documento della Chiesa di Genova su persone migranti, accoglienza, Decreto Immigrazione, redatto da Caritas e Ufficio Migrantes. Si tratta di un sussidio che intende semplicemente fare chiarezza su alcuni punti che possono risultare oggi controversi. Già diffuso in una prima versione nelle scorse settimane da Il Cittadino, il sussidio è stato aggiornato con nuovi dati significativi.
Il libretto, 8 pagine, stampato in 1.000 copie perché sia diffuso il più possibile, è disponibile nella sede Caritas in Via Canneto il Lungo (E NEL DOCUMENTO ALLEGATO).
Nella prima parte del sussidio, ha spiegato Mons. Poggi, c’è spazio soprattutto per i dati: “solo il 3,4% della popolazione mondiale è costituito da migranti, e per questo non si può parlare di invasione, dal momento che la maggior parte emigra comunque all’interno del proprio paese”. Va anche rilevato che le nazioni che subiscono più massicciamente i flussi migratori non sono molte. L’accoglienza dei rifugiati, per esempio, grava nell’85% dei casi su paesi in via di sviluppo, quali la Turchia, il Pakistan, l’Uganda, il Libano e l’Iran.
Nelle prime pagine del Sussidio si possono trovare dati significativi sul numero di persone straniere presenti in Italia, sul tipo di lavoro che esse svolgono, e sul costo della loro accoglienza.
Relativamente al Decreto Immigrazione, Mons. Poggi ha spiegato che ancora molte notizie sono in corso di aggiornamento. Nel Sussidio, comunque, è disponibile un focus per capire meglio il sistema di accoglienza e le prime sostanziali modifiche che il Decreto Immigrazione sta introducendo.
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