TV estiva: torna anche La ruota della fortuna
È stato, tanto per cambiare, l'indimenticato Mike Bongiorno a lanciare nel 1989 nella tv italiana "La ruota della fortuna", versione tricolore del format statunitense "Wheel of fortune", tuttora in onda sulla Nbc. In questa estate di repliche all'insegna del dejà vu, il quiz è tornato nella fascia preserale di Canale 5, con la proposta delle vecchie puntate condotte da Enrico Papi.
È stato, tanto per cambiare, l'indimenticato Mike Bongiorno a lanciare nel 1989 nella tv italiana "La ruota della fortuna", versione tricolore del format statunitense "Wheel of fortune", tuttora in onda sulla Nbc. In questa estate di repliche all'insegna del dejà vu, il quiz è tornato nella fascia preserale di Canale 5, con la proposta delle vecchie puntate condotte da Enrico Papi.
Quest'ultimo non ha niente a che vedere, per stile e presenza televisiva, con l'indimenticato Mike, ma la fortuna televisiva che il quiz ha incontrato non è dovuta tanto a chi lo presenta, quanto agli effetti della sorte e alla capacità dei concorrenti d'indovinare la frase misteriosa scoprendo di volta in volta le lettere a disposizione.
Il funzionamento del gioco è semplice. Tre concorrenti si sfidano girando a turno la ruota della fortuna, che determina progressivamente il montepremi e dà l'occasione di chiedere una lettera della frase da indovinare. Fra gli spicchi della ruota, alcuni hanno un esito nefasto, come il "passamano" (il gioco si sposta sull'altro concorrente) o il "perde tutto" (azzera il montepremi personale). Quando un concorrente si sente pronto, prova a dare la soluzione e, nel caso di risposta esatta, vince il montepremi accumulato fino a quel momento.
Il meccanismo favorisce l'interattività del pubblico a casa, che può cimentarsi insieme ai concorrenti in studio per dare la giusta soluzione. Questo format, tanto semplice quanto efficace, ha fatto della "Ruota della fortuna" uno dei quiz televisivi più celebri al mondo, grazie alla sua diffusione in 54 Paesi di tutte le latitudini e a un'audience complessivamente stimata in oltre 100 milioni di spettatori.
I fan della prima ricorderanno certamente l'evoluzione che il programma ha subito passando dalla condizione del Mike nazionalpopolare a quella di Papi. Inizialmente il quiz era stato pensato "a misura di famiglia", caratterizzato da quell'atmosfera casereccia e bonaria che il presentatore italo-ame ricano riusciva sempre a instaurare nelle produzioni affidate alle sue cure. La sua stessa presenza era garanzia di successo, senza bisogno di eccessi, forzature stilistiche o spettacolarizzazioni particolarmente efficaci.
La conduzione di Bongiorno è durata ben quattordici anni, in varie edizioni prima su Canale 5 e poi su Rete 4. L'ultima puntata affidata a lui è andata in onda il 20 dicembre 2003, quando Mediaset ha deciso di cancellare il quiz dai suoi palinsesti a causa dell'eccessivo costo dei diritti del format americano originale e in conseguenza di un sensibile calo di ascolti dell'ultima edizione. Nel frattempo, il programma aveva totalizzato 3.125 puntate e assegnato premi per un valore totale di 30 miliardi di lire.
Nel 2007 Endemol Italia, già produttrice del "Grande Fratello" e di altre trasmissioni di successo, ha acquistato i diritti della "Ruota" producendone una nuova edizione, affidata a Enrico Papi. Il quale ha mantenuto nella conduzione il suo piglio irriverente e non di rado sopra le righe. Ad affiancarlo come valletta è stata chiamata la prorompente Victoria Silvestedt, poco avvezza all'italiano ma con un fisico molto appariscente. Il taglio e lo stile si sono allontanati da quelli che avevano caratterizzato la prima versione, per indirizzarsi più specificamente verso un pubblico giovanile e smaliziato.
Se proprio si voleva riproporre un revival estivo, avremmo rivisto più volentieri le puntate condotte da Mike Bongiorno, probabilmente meno contemporanee nello stile e nel linguaggio ma qualitativamente più apprezzabili. Non senza un pizzico di tele-nostalgia…
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